La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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fatica il peso del governo, avrebbe liberamente in mano lutti i comodi del traffico e tutte l'entrate di una gran provincia. Già dietro a tali lusinghe l'armamento nella lega pattuito era in ordine; ^ià dall'artiere al contadino tutti smania* vano d imbarcarsi e combattere. Ma un senso interno dell'avvenire teneva ancora in sospeso il podestà di quell'anno e il senato; più volte avevano steso il decreto contenente 1 ultime istruzioni, e altretante l'avevano cancellato. A superare cotal ripugnanza, l'accorto regnante nominò al cospetto di tutti il suo siniscalco Marquar-do duca di Ravenna e marchese di Ancona, volendo così dare ad intendere quello che aspettarsi poteva chi lo serviva con zelo. Nè vano gli riuscì il pensiero; perocché non solo il decreto fu approvato e a'capitani trasmesso, ma il podestà Oberto di Ole vano pavese dichiarò, che assumerebbe in persona il supremo comando dell'armata. I titoli sono l'esca più gradita agli ambiziosi.
Con queste simili arti l'imperadore si assicurò delle forze necessarie alla conquista di un'isola. Andò quindi all'esercito che stava accampato in Lombardia, e coli'usata celerità lo condusse nel-r Italia meridionale. Le galee genovesi abbondanti di gente, di munizioni, gli tennero dietro rasente il lido. Il primo assedio che fecero fu a Gaeta fra terra di Livorno e le montagne d'Itri. Gaeta si diede senza difficoltà per iscarsezza di guarnigione. Nè con maggiore costanza resistettero gli abitanti di Napoli, infastiditi di un principe nato e cresciuto in Sicilia. L'isole e terre vicine imitaro-
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