La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO OTTAVO 429
si mostrò renitente, cioè a permettere, che la colonia genovese si trasferisse dall'aperta e remota piaggia di Greon ove soleva abitare, dentro alle mura della città imperiale, ove l'invidia dei terrazzani non vedea volentieri abitazioni di forestieri. Ma finalmente nel 1160, cosi richiedendo Utilità e ragione, concedè pur questo. I mercatanti genovesi ne fecero le feste grandi, e tosto comprarono il cadente monastero diCalamosnon lungi da Santa Sofia; il distrussero affatto, e alzarono in luogo di quello due gran casamenti all'estremità della piazza; il palagio consolare con una chiesa nel mezzo, e logge, bagni, cisterne all'intorno. Manuele Comneno proteggeva questi lavori. Ma poi la lega che la Repubblica strinse con grimperadori tedeschi alterò le buone disposizioni del greco; talché sospese il dono dei palli! con le rate de'pagamenti, e nel tumulto che abbiam narrato di sopra, lasciò la briglia agli assalitori. Varie ambascerie furono a lui deputate sopra quest'emergenze; nel 1164 il consolo Corso accompagnato da due minori legati, nel 1170 Amico di Morta, quattr'anni appresso un Gri-maldo con una istruzione che vedremo altrove (D, e nuovamente il Morta. Più destro e più condiscendente egli aveva ottenuto nella prima sua legazione qualche compenso, almeno a parole, dello perdite fatte presso di Costantinopoli; e in questa seconda valendosi d'una balta generale, sottoscritta dai consoli e dall'arcivescovo ancora, consenti a una-lega di grande utilità insieme e
(I) V. Discorso II, A, 1174.
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