La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
432 LIBRO TERZOLatini, mancando colui che teneva di questi gran conto, diventò popolar frenesia. Non pure Amico di Morta fu male accolto dal giovane imperadore Alessio, istigalo da Andronico suo zio; ma è incerto sei non peri in una generale persecuzione, che strappò semivivo il legato pontificio del suo palagio, il clero latino dalle sue chiese, e fino i * malati dagli spedali. Poscia in vendetta di tanto * sangue innocente il zio diè morte al nipote e il popolo al zio (*): Isacco Angelo di una famiglia attenente a'Comneni, passò dal preparato patibolo al trono. Calmata la moltitudine, che a guisa d'onda marina ora imperversa or non si muove, Isacco propose a'Genovesi la dimenticanza dei mali commessi da un popolo sfrenalo, e l'approvazione della proposta lega, eccetto il caso della scomunica. Le quali cose essi accettarono tanto più volentieri nel 1192, che la morte di Federigo, il procedere ambiguo di Arrigo VI, e l'infelice
E edizione di Napoli spianavano ogni difficoltà, a inoltre comune la diffidenza de'Viniziani, i quali avevano già tentato per certa lor briga contro i Comneni, di dar la scalata a Costantinopoli, e divoravano con gli occhi il Levante,
A Isacco succedè (vedremo or ora in che modo) Alessio Angelo suo fratello (2). Un numero grande di Genovesi accorreva in quel tempo a godere dei privilegi ottenuti nell'Imperio; e i naviganti di maggior condizione erano invitati a
(1) A. 1185.
(2) A. 1195.
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