La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      ANNOTAZIONI 439-
      secum ducens [agmen) Genuam parventi ad urbem, cjuam rapido cursa Rhodanus praeterfluit amnis. Or chi non vede che in questi passi si parla di Ginevra e non di Ge-nova, scriveva scherzando il dotto Oderigo, si tenga forte
      (>er non cadere ch'è cieco affatto (i). Jacopo Doria amia-ista di Genova cadde in quell'errore, ingannato da un dialogo falsamente attribuito a san Gregorio, poiché quel gran papa, il quale morì nel 6o4> ragionar non poteva di cose avvenute nel 773 e 774»
      È da notarsi ne' sopradetti annali de' Franchi un so»
      migliarne equivoco......Eodem anno (806) in Corsicam
      insulam contra Mauros qui eam vastabant, classis de Italia a Pipino missa est, cujus adventum Mauri non expectantes abscesserunt. Unus tamen nostrorum Bada-marus comes cwitatis Genuae imprudenU.r contra eos occisus est dimicans. Così gli annali Tilliani e Loiseliani ; e i Metensi hanno : unus e Francis. Codesto Adamaro o Ademaro, come altrove si legge, era dunque contedi Genova o di Ginevra? Alla prima opinione si accostano non pochi moderni; ma la seconda par dimostrata dalle seguenti osservazioni; la somigliaza del nome e aggiunto città in ambedue i racconti degli stessi annali, la mancanza dell' epiteto marittima, la convenienza che Carlo lasciasse alquanti de'suoi baroni a disposizione di Pipino suo figliuolo, la nazionalità di Ademaro, unus nostrorum, unus e Francis, finalmente il non trovarsi menzione dei fatti suoi nè del suo nome negli annalisti di Genova, nemmeno in Jacopo Doria. Forse opporranno, non esser verisimile che il conte di una citta lontana dal mare fosse ammiraglio. Al che si risponde con simili esempi di quell'età, e con altri a noi più vicini. D. Giovanni d'Austria comandò a Lepanto l'armata cristiana, e a dì nostri il conte d'Estaing generale dì terra ebbe il governo delle squadre collegate di Francia e di Spagna. Oltre che male s'appose chi fece di Ademaro un ammiraglio. Più probabilmente egli era un ufficiale del presidio francese in Corsica , il cui comandante aveva nome Etmengaudo, o Ermengarìo. Il fatto d'armi in cui l'imprudente fu ucciso, accadde quando i Morì devastavano l'isola innanzi che 1' armata
      (l), V. altresì G. rertz, Monum. Gtrmanict, T. I.
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Primo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 479

   

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