La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
ANNOTAZIONI 459
elezione a'venerabili personaggi nominati dianzi. I quali adunatisi tosto nel palagio arcivescovile alla presenza di Pietro Diani cardinale prete del titolo di Santa Cecilia legato a latere per la pace fra Genova e Pisa, e vescovo poi di Verona, pronunziarono tutti la formola dell'anzidetto giuramento , quindi, riveduta la lista de* canonici di San Lorenzo, unanimamente nominarono il prefato arcidiacono.
L'antica usanza de'compromessi fu confermata nel IV concilio di Laterano tenuto da Innoceuzo III. Pure Gregorio IX amò meglio di ristringere il diritto di elezione ?e'capitoli vescovili; il modo di eleggere fu lo scrutinio. E però l'anno 1^39, quando tre compromessari degli abati, de' parrochi e del capitolo di Genova , ommessa qualunque participazione di secolari, nominarono arcivescovo 1 arcidiacono Giovanni da Cogorno, si appose la clausola, salvo jure capitoli.
Gl'indugii c Ite gare consuete ovunque gli eletti si traggono dal collegio stesso degli elettori, dettero occasione a'primi pontefici che risedettero in Avignone, di ristri-gner di nuovo e anche di togliere afifatto il privilegio dato a'capitoli; onde nacquero lunghe contese, e per sedarle, diversi concordati co'principi più potenti della cristianità. Quanto è a Genova, troviamo, che vacando la sede nel i337, il capitolo della metropolitana elesse Goffredo Spinola, ma questi ne fece solenne rinunzia a mano di Benedetto II; e da quindi innanzi gli arcivescovi di Genova furono creati da'sommi pontefici. In progresso di tempo un sentimento di equità, e una specie di tacito concordato hanno stabilita la consuetudine, che il governo presenti per mezzo di persona confidente una Terna , e il primo dei tre sia eletto, quando non abbia impedimenti canonici e trovisi idoneo. Nè altrimenti si fa per gli altri vescovi dello stato.
Ella è cosa notabile, che sollecito il Caffaro a riferir le elezioni per compromesso, mai non parli della confermazione , e una sol volta della consecrazione , quando Innocenzo II la diede in Genova nella chiesa di sant'Egidio al vescovo Siro. Veramente da tutte le circostanze apparisce, che l'eletto non indugiasse un momento a entrare in possesso della sua dignità ; sedeva nella cattedra vesco-
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