La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
452 ANNOTAZIONIcomprende il perchè fossero soliti i consoli nella stanza vescovile tenere le adunanze, convocare nella canonica i consigli, e nella chiesa o sulla piazza dinanzi alla stessa il popolo a parlamento. Nella lontananza poi del capo dell'Imperio, e nel disuso frequente del ricorso a lui e suoi ufficiali, la Chiesa veniva ad essere la sola autorità riconosciuta comune e presente, per la quale potessero venire autenticate, siccome dicesi, le convenzioni o trattazioni tra i vari comuni. Perciò la fede che si dava a'suggelli o bolle de' vescovi: e quindi probabilmente, non che dair onoranza grandissima in che era tenuta la dignità loro, l'intervenimento de' vescovi nel sottoscrivere le convenzioni tra comuni e comuni, e nel trattare le pratiche relative.
(A) Qui a Carlo Martello si rende parte dell'onore che gli si debbe per avere salvata la Francia e fors'anco V Europa tutta da' Saracini. Ma non gli si fa giustizia intiera; imperocché Carlo Magno non è da paragonarglisi affatto per tale riguardo. Dispensiera dellafama è sempre stata la storia ; e chi pone intiera fede in chi allora la scriveva, sembra dimenticare eh' erano i preti infensi al vincitore di Tursi, e parziali al detronizzatore di Desiderio, al convertitore violento de' Sassoni, e sopratutto al donatore di stati alla Chiesa Romana.
( i ) Sembra che qui si ponga dal nostro autore, che Vistituzione de' pari di Francia fosse contemporanea con Vavvenimento al trono della stirpe de' Cape tingi, ed una insieme delle cagioni per cui la Francia, invece di forte monarchia, era allora un debole aggregato difeudatari. Il nome di pari è invero antichissimo presso tutte le nazioni teutoniche, presso le quali era principio sacro e solenne che ognuno dovesse venire giudicato da suoi pari. Ma la ricognizione formale di certi gran vassalli di Francia co• me pari di grado al re, e l'istituzione della loro curia o corte, sembra all' incontro doversi attribuire a'tempi di Filippo Augusto, ed essere stata insieme una delle preci• pue cagioni per cui la Francia di confederazione di feudatari, possenti ciascuno al pari e più del re, diventò monarchia feudale. Filippo Augusto, cui i tempi e leby
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