La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
484 ANNOTAZIONIdanaro promesso ali imperatore dagli ambasciadori, i Genovesi « promisero lassarli le regalie le quali lor me-» desimi cognoscerebbono per giustizia che fussero de-» vute all' Imperio ». Se così fu prima che Federico avesse presa di Milano quella sua superba e atroce vendetta, dopo di questa più ancora furono disposti i Genovesi a riconoscere l'autorità dell 'imperatore. Tutta Italia fu atterrita dall'eccidio di Milano; e dagli annali di Genova lo scrittore della storia delle repubbliche italiane del medio evo trae appunto la prova di questo grandissimo terrore: per ciò erte osserva, che il Ca0a.ro, il quale con tanto entusiasmo aveva descritto gli apparecchi de' Genovesi nel 1158 per resistere agli assalti temuti dal Bar-barossa, allorché poi si fa a descrivere le vittorie di questo contro i Milanesi, parla di lui con grande riverenza,
10 chiama /'imperatore sempre augusto, sempre trionfante , e gli dà lode di avere innalzato l'imperio al più alto grado di prosperità. E invero, non solamente i Genovesi mandarono a Federico ambasciatori per congratularsi con lui della vittoria, ma gli si proffersero con le navi loro in ajuto per f impresa della Sicilia; con la quale profferta ottennero quell'atto o privilegio di cui parla poco di poi il nostro autore, nel quale, oltre a quello che questi rammenta, sono da avvertirsi tali altre concessioni fatte loro da Federico, dalle quali ben si vede come 1 autorità dell' Imperio sopra la Riviera ed anzi sopra la città loro si estendesse. Concedeva l'imperatore in quell'atto a' consoli de' Genovesi il diritto di chiamare sotto le bandiere del comune di Genova in tempo di guerra gli abitatori del lido ligure da Monaco a Porto Venere, salva lafedeltà che i vassalli dovevano alC Imperio e il diritto di giustizia dei conti o dei marchesi; riconfermava
11 popolo nel diritto di eleggersi i suoi consoli, e consenti-vagli l'esenzione dalla milizia in servigio dell'Imperio, tranne sulle spiagge della Provenza, e dei regni di Napoli e di Sicilia. Allora voi che la potenza di Federico in Italia fu ridotta infonao, per la rotta di Legnano datagli da' Lombardi, Genova, che trovavasi di varte imperiale, non si risguardò siccome più indipendente dall'Imperio di quello che si tenessero Pavia, Cremona, Como, Asti, Tortona, Alessandria ed Alba, città della stes-
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