La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
468 ANNOTAZIONItesta aWImperio con le città italiane o con la causa della libertà, non jece, per così dire, che registrare questo progresso, che già molto prima in Italia si era operato ; con ciò sia che fin da tempi di Corrado il Salico, e sul finire del regno di lui, i valvassini e i servi della gleba, col favor delle guerre suscitatesi tra' gentiluomini feudatari dall' un canto , e i prelati e gli abitanti delle città dall'altro, si erano rivendicati in libertà. Senza che crediamo alla calunniosa accusa fatta a papa Adriano presso Carlo imperatore dai duchi lombardi, che tacciavano il pontefice cCavere permesso il traffico degli schiavi, cui i Saracini facevano sulle coste cC Italia ; la famosa bolla con cui, in tempi assai più civili ed umani , papa Giulio li scomunicò il 27 aprile i5c>9 i Veneziani, dichiarando che ognuno potesse far loro danno, impadronirsi de' loro averi, e ridurre in servitù le loro persone, dimostra, siccome avverte lo storico delle repubbliche italiane,\ che C abolizione del servaggio, se è da attribuirsi allo spirito d'umanità e di giustizia del cristianesimo, fonte ai civiltà e di progresso, non è già da annoverarsi tra le proprie ed intemerate glorie del pontificalo.
(li) Vn illustre storico il quale ha descritto con maggiore ampiezza gli avvenimenti della terza crociata, racconta assai diversamente la capitolazione e resito dei patti della resa cC Acri. Saladino aveva proposto a' Crociati, per salvare le vite de' valorosi difensori di quella città, accettabili patti; ed erano la restituzione della Vtra Croce, e delle conquiste eh' egli aveva fatto da cinque anni in poi in Terra Santa , e la liberazione di tutti i captivi cristiani ; ma richiedeva che i Crociati gli lasciassero agli stipendi per un anno due mila cavalieri e cinque mila sergenti (Tarme, per valersene contro il fratello e il figlio di Noraddino al di là delV Eufrate. Ricusarono questa condizione i principi crociati; onde ogni pratica cCaccordo con lui fu rotta', e continuarono a stringere la città, i cui abitatori furono costretti a stipulare senza il consentimento del soldano un accordo, col quale, resa la città , acconsentirono a rimanere in ostaggio per quaranta giorni nelle mani de'Crociati, a patto che,
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