La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOimperiale dei Comneni, come addietro dicemmoy si eslinse nel barbaro Andronico (l); e Isacco Angelo condannato dal tiranno.à ìjtolire, fu ricondotto dal patibolo al trono. Quivi ei deluse le speranze della naziorie lasciando per viltà impunita la ribellione della Vallacbia e della Bulgaria, pro-vincie necessarie alla sicurezza dell'imperio. Alessio Angelo, cui egli amava moltissimo, avrebbe dovuto ammonirlo- incauto, e assalito difenderlo; ma lo snaturato fratello soffiando nel popolar malcontento, lo tradì, lo caricò di catene, e fece-lo privar della luce, (2) come si usava in Oriente con quelli che si privavano della corona. Col cieco infelice fu carcerato il suo figliuolo Alessio, a cut dopo sette penosissimi aijni riuscì di fuggire, e venne a Roma. La Santa Sede era allora tenuta da Innocenzo HI de'Conti di Segna, uno de'vescovi più zelanti e potenti ch'ella avesse mai (3). Come gli esuli sogliono fare, il giovine Alessio gli fece larghissime offerte, qualora interponesse l'autorità della Chiesa presso a'principi e a'popoli occidentali in favore del tradito suo padre. Ma l'animo d'Innocenzo era tutto in volere che una quarta crociata liberasse Gerusalemme vergognosamente ceduta al Soldano nella pace <T Acri j e però non si mosse alle instanze del principe greco; il quale di corte in corte ramingo con poca fortuna, impetrò finalmenre i soccorsi di quella stessa crociata, che si era ob-
(1) A. 1184.
(2) A. 1195.
(3) Vedi la noia a.
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