La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOtore. Cosi gridava la plebe 5 il principe ne spaurì talmente, che non osò concludere il trattato col-l'orator genovese ; e non potendo difenderlo dalle villanie popolari,segretamente l'indusse a tornarsene a Genova, ove fu nominato degli otto rettori. Intanto la crociata latina s'innoltrò nel Bosforo, ruppe la gran catena di ferro che serrava l'ingresso del porto, e cominciò l'assedio di Costantinopoli. Verun assedio mai non cagionò si varie e gravi peripezie; la fuga dell'imperatore Alessio, la restaurazione del cieco Isacco che regnò pochi mesi affannosi insieme col figliuolo, la seconda lor prigionia che finì con la morte per ordine e fraude di un nuovo usurpatore ardito in sembianza e in realtà codardo (I), la terribil vendetta che i crociati ne fecero, l'incendio, la presa, il saccheggio dell'imperiai residenza, e lo scettro de'Comneni e degli Angeli trasferito dai Greci ai Latini per ragion di conquista. Tenerlo in comune non si poteva. Si misero dunque a partito i tre primari capi della crociata Enrico bandolo doge di Venezia, Bonifazio marchese di Monferrato, e Balduino conte di Fiandra (iao5). Quest'ultimo fu anteposto, non perchè avesse più. meriti, ma perchè dava men gelosia. Non altrimenti un secolo addietro il conte di Edessa Balduino ebbe il regno di Gerusalemme in pregiu-dicio d'un Italiano.
(i2o5) Intorno a questa revoluzione e conquista son diversi i giudizi secondo la diversità degli affetti. Gli storici delle nazioni che presero la ero-
(I) V«di la noia b.
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