La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 15
cene giustificano i molivi e ne lodano3 fine; dove al contrario l'annalista di Genova ne parla a questo-modo. « Dimentichi i crociati del segno glorioso che portavano in petto, o per dir meglio git— tandolo in terra e conculcandolo, navigarono a Costantinopoli, s'impadronirono della città, spogliarono le chiese e rapiron le croci, i sacri Vangeli elereKquie de'santi, e qua e là li mandar©» no, e l'Imperio in tre parti divisero, assegnando Costantinopoli col titolo d'imperatore al conte dr Fiandra, il regno di Salonichi al marchese dV Monferrata, e l'isole della Romania con certa porzione della-Terraferma a'Veneziani (I) n.
(iao5) Evidentemente si scorge in queste po» che parole una grande animosità di parte-; mar non v'è nulla di falso.
Tutto ciò che non rimaneva compreso in dette tre parti, venne occupato non da principi, ma-da privati, tanto latini che greci, come vollero il caso e l'ambizione. Laonde i Dandoli presero Gallipoli, i Carceri Veronesi Negroponte, i Sanu-ti Nacsos, i Michieli Cea, i Navagerk Stalimene con titolo di granducato.
Nel medesimo tempo i Montigny di Francia si fecero principi in Tessaglia, i De la Roche in Atene, i Villehardouin siniscalchi della Sciampagna in Morea. D'altra parte un principe dell' imperiai famiglia de' Comneni andò a regnare in Trebisonda, nell'antico paese de'Lazii, sulla-sponda orientale del mar Nero; Teodoro Lasca-ri, il più valoroso de'Greci, a'insignorì in granii) Vedi la noia *
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