La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
18 ' LIBRO QUARTOparte dell'Anatolia, e un bastardo degli Angeli
occupò l'Epiro.
( i ao5) Questi avvenimenti contristarono fuor di modo i Genovesi. Vedevano lo stato precario de'loro acquisti in Levante, e conoscevano quanto era più facile rannodare amistà cogli antichi signori di Costantinopoli, che non sarebbe mantenerla coi nuovi. A'Greci poco importava di negoziare con l'una o l'altra nazion de' Latini, anzi era loro interesse di accoglierle tutte indistintamente. Per lo contrario il novello imperadore non vorrebbe dar gelosia a'suoi protettori, e noi potrebbe volendolo; tanto era accerchiato da'loro dominii, e presso a tenuto in tutela dalle loro forze navali. Chi vorrà frequentare i suoi porti, chi giungere in Natòlia, chi portare soccorsi in Morea, o in Candia, incontrerà tanti agguati quante isole verranno in potere de'Veneziani. Il commercio dell'Europa e dell'Asia sarà in loro arbitrio; si ghermiranno il buono ed il bello, e solo i minuzzoli lasceranno ad altruiCosì discorrevansi i casi seguiti,quando giunse la grata novella che il marchese di Monferrato aveva ottenuto oltre al regno di Salonichi il dominio di Candia; ma ch'egli non volendo contese con Genova, le cederà sue ragioni. Un'isola di tanta estensione e fertilità avrebbe contrapesato gli acquisti de'Veneziani. Adunasi dunque il consiglio della repubblica, accetta la proposizione, ma con imperdonabil lentezza procede a nominare i deputati al convegno. Mentre costoro navigano in Levante, il decrepito, il cieco e vigilantissimo doge di Venezia che non era ancora par-
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