La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 15
citi voti degli abitanti, e il settimo giorno non tramontò che vi entrarono dentro. Furono gli esuli restituiti alla patria. Poscia ad istanza dei consoli Fornari e Lercari la cittadinanza si ragù-nò in parlamento, misesi sotto la protezione della repubblica, e conferì ad Alamanno Costa, quell'esule generoso di Candia, il governo di Siracusa , accompagnato da una bella contea (1>. So-pravennero indi a poco gli aspettati soccorsi; ma quasi nuli'altro restasse a fare, seguitarono a Genova la vittoriosa carovana.
(i2o5)I due prodi amici avrebbero nondimeno tentato il riacquisto di Candia, se non ricevevano avviso di una armata pisana già presta per Siracusa. Alamanno dunque s'affretta di fortificare la fronte marittima della città, mentre che Arrigo sen va per nuove forze e Malta. Quivi tutto era esausto ne'primi apparecchi; pure non perdonando a fatiche nè a spese, gli vien fatto in capo a due mesi di mettere insieme uno stuolo di sedici navili. Da un pezzo innanzi i Pisani stringevano il porto di Siracusa con dodici galee e dieci grosse navi. Quattro adunque ne lasciano all'ingresso, e con tutte l'altre a voga arrancata affrontano Arrigo, il quale sorregge il primo impeto loro, di poi li riurta e prendeli tutti, meno cinque galee montate da ciurme forestiere, che furono più sollecite a fuggire. Quelle eh'eramo rimase alla bocca del porto si dileguano in fretta, e Siracusa per la seconda volta festeggia i suoi liberatori. Allora Alamanno fa allestire il Leo-
(I) Franciac. Pipini, Chron. V.
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