La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 15
danti veneti disperando di far resistenza, dacché le disegnate fortificazioni erano imperfette, ragionano di atterrarle. Ma loro si oppone Rinieri Dandolo gentiluomo degnissimo del suo nome; e perchè mancava il pubblico danaio al compimento e alla difesa di quelle, dà prontamente tutto ciò che possiede. Nondimeno è costretto ancor esso, dopo molti fatti d'arme con Arrigo, a lasciargli l'isola in mano con ben dodici piazze fortificate. Recata personalmente a Venezia questa nuova spiacevole, senz'avvilire sè stesso nè incaricare altrui, ottiene il comando di trentuna galea. Allo sboccare del golfo trova quattro navi di Leon Ve-tranio e ne fa preda, (i 207) Un prospero vento lo spinge a Candìa; un ordine mal interpretato ne agevolalo sbarco. Con augurii sì favorevoli presenta battaglia al Pescatore. Ma questi avea antiveduto il caso; e sospettando di trascuranza i Genovesi che allora reggevano, avea loro mandato Arnaldo Balduino suo figliuolo, testimonio sicuro dello stato dell'isola, e mallevadore di quanto avrebbe, se non l'abilitavano a salvarla. Per buona ventura Arnaldo, eseguita a maraviglia la sua commessione, sopragiunse poco innanzi al combattimento con forze tali, che superarono le contrarie. Rinieri vi rimase prigione e morì di cordoglio. 11 suo cadavero imbalsamato non potè pur giungere in patria, perchè la galea ove fu posto, con due altre veneziane di scorta, s'incontrarono sopra il Zante in tre vascelli nuovamente armati dal Costa; affrontaronsi insieme, e vinti furono condotte a Siracusa, ove Rinieri ebbe sepoltura. Così gli annali genovesi; ma quelli della Sem, T. IL 2
ed
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