La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOdando a soccorrerli, non uomini armati, ma fanciulli e zitelle.
Volesse il cielo che gli uomini avessero il zelo de'ragazzi! esclamò papa Innocenzo in udir questo caso; e studiò più che mai di ridurre ad effetto l'impresa interrotta dagli avvenimenti di Costantinopoli. Parecchie circostanze dannose alle crociate antecedenti erano mutate.Neil'Ungheria, già bagnata col sangue de'primi crociati, re6» gnava un principe cattolico, obbligato dal mori* bondo padre a sciogliere un voto in Palestina. Nella Bulgaria, antica sede di pagani e scismatici, il re Giovanni avea renduta ubbidienza al romano pontefice. In Costantinopoli, ond'erano bene spesso partiti avvisi e soccorsi segreti a'Mos-sulmani, sedeva un imperadore latino. In Asia era mancato il gran Saladino, Sefedin suo fratello, usurpatore del regno sopra i nepoti, debilitato lo aveva partendolo fra sette figliuoli, prima ancor di morire. Queste cose si raccontavano volgarmente in Europa; ma papa Innocenzo voleva saperne il vero, e ne richiese il patriarca di Gerusalemme, il quale dopo la perdita della santa città risedeva in Acri. Questi rispose: (I) « Sefe-dino ancor vive. Quantunque grandissimi stati abbia già divisi fra suoi figliuoli, pure ei ritiene l'intero dominio di tutto, e ne'trattati co'forestieri solo decide. Simile a' suoi antecessori, non lascia pubblicamente vedere il suo volto, se non dieci volte Tanno quando riceve gli ambasciadori de' Pisani , de' Genovesi, de' Veneziani e d'altri popoli e
(!) Ricard, de S. Oerman. Chron. S. R. I. VII, 986.
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