La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TRIMOnome di Onorio IH. Ossequioso all'ultime volontà del suo predecessore3 Onorio diè subito mano alla pace delle tre Repubbliche. (1217) A. Parma si ragunarono i loro ambasciadori, il cardinal ve* scovo d'Ostia in nome del papa fece le parti di mediatore e compromissario; la sentenza fu questa (I).
Sia pace tra Venezia, Genova e Pisa. I giudici di Arborea e di Cagliari sieno confermati negli aviti dominii, il conte Alamanno continui a governar Siracusa, il conte Arrigo, Malta* Corfù, Mo-done e Corone restino libere, i Veneziani ritengano Candia; in tutti iloro dominii abbiano libero ingresso e traffico i Genovesi pagando in Levante i dazi che pagavano a'Greci, e nell'Adriatico il dieci a centenajo per mare, e il cinque per terra. Nò a tali capitoli si limitò il legato. Ma rimostrando che quando Venezia e Genova rimanessero unite, niun potentato giammai le priverebbe dell'imperio del mare, stabilì che ambe congiungessero i loro stendardi, avessero amici e nemici comuni; l'unanon potesse senza il consenso dell'altra trattare accordi, nè romper guerre; durasse quest'intima lega dieci anni, e i disleali fossero scomunicati. Mille cittadini in ciascuna città il giurarono; nè contento a ciò, il pontefice chiamò a Roma gli ambasciadori eh' erano andati dianzi a Parma, affinchè raffermassero la promessa già fatta da'vescovi loro al concilio, di prendere unitamente la croce.
Mostrarono i Genovesi in questa pace più cura de'loro alleati, che di sè stessi.
(I) Acta Ma ih ci de Predoao. A. 1217, in Arch. Not.Gen.
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