La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 45
nante che la possessione della santa città acquistarsi dovesse in Egitto, ov era il nerbo delle forze nimiche. Fu perciò risoluto di assediare Dannata antemurale e chiave del regno verso la So-rìa. Lande sabbiose difendono per terra l'Egitto, e nella parte marittima, nel fertile Delta, il fiume INilo co'suoi numerosi canali rende malagevole il campeggiarvi. Quanto a Damiata, ella era in quel tempo per natura e per arte più forte di Alessandria, di Tanis, e fin del gran Cairo; posta sul braccio orientale del INilo, distante presso a due miglia dall'ampio lago di Menzalè, un solo miglio dal mare, ov'essa ha il porto, e il Nilo, una delle sue quattro foci (I). Due cerchi di mura la cingevano allora da questo lato, e triplici mura dagli altri; dentro e fuori di essa vi erano in-numerabili torri, e in mezzo del fiume una colossale ne aveva con due catene di ferro stesse dal piè di essa torre fino al muro della città. [ Greci bisantini e i Siciliani presero altre volte Damiata, ma non avevano tante opere d'arte a superare.
Secondo le massime religiose e cavalleresche in quell' età ricevute, la difficoltà dell'imprese è sprone a tentarle. Il partito di andare a Damiata fu dunque accettissimo a tutti. (1218) Per abbreviarne il cammino si antepose la via del mare; il re Giovanni la tenne nel mese di maggio dopo la festa dell'Ascensione, e giunse in tre giorni alla piag-
(l) Al Nilo variamente descritto dagli antichi con sette foci, non restavano più di quattro al tempo delle crociate. Wihelm.
TyreQ XIX, 22.
Digilized
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