La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOgią eh* č innanzi a Damiata col patriarca di Geru^ 6alemme, tre altri vescovi, le tre magioni de' Tempieri, degli SpedalierL, e de'Teutonici, e col duca d'Austria Leopoldo; principe tanto buono quanto l'avolo era stalo inumano» Gli altri crociati cbi prima chi dopo si unirono a queValoro-si. Piccola resistenza opposero gli Egiziani cosi a prendere porto come al piantare gli alloggiamenti, e ne fu probabilmente cagione l'error dei cristiani, i quali postisi alquanto a ponente non potevano assalire Damiata Senza tragbittare il il fiume, nč traghittarlo senza espugnar la gran tQrre. Dunque il duca d'Austria, i cavalieri degli ordini militari, i crociati frigioni e tedeschi fecero a gara per salirvi sopra. Ma il fuoco greco maestrevolmente vibrato da'Saracini, consumava ogni cosa. 11 granito e il ferro non gli resistevano; l'acqua in vece di spegnerlo gli dava vigore; solo cedeva all'aceto misto di rena in gran quantitą (I). Finalmente una nave avente una scala sopra il trinchetto, giunge illesa al pič della torre. I difensori ungono d'oglio l'estremitą a lor pił vicina, e versanvi sopra l'infiammata mistura. Accorrono gli assalitori con molto aceto, ma il soverchio peso fa traballare la scala; donde il banderaio del duca con altri giovani ancora piombano arrovesciati nel fiume. Il patriarca di Gerusalemme a tal vista nudo le piante, prostrato nella polvere alza la voce al cielo, e la tremola scala si assoda, e i cristiani salgono con pič sicuro alla sommitą della torre. Quindi nasce un lungo
(I) R. Angl. Scriptor. quinque in Iliner.. Ricc. R.
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