La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 29
conflitto di lance, di spiedi, di fuochi artificiali fra gli assalitori europei di sopra e i difensori egiziani di sotto, i quali si danno alla fine per vinti. Munita di forte presidio la torre, i crociati passarono all'altra ripa del fiume. Sefedino ciō inteso, spirō l'ultimo fiato, comandando implacabile vendetta al soldano d'Egitto, e a quel di Damasco suoi figli. Gli Europei storpiando a modo loro l'arabe voci, chiamavano Meledino il primo, e Gorradino il secondo (I). Disceso Meledino dal Cairo, sua residenza, verso Damiata, accampossi senza molestia presso alla fronte australe della cittā. Corradino distrutte per rabbia le mura e le case di Gerusalemme, pervenne da Gaza e dall'istmo di Suez a quella stessa piaggia occidentale fra il maree il fiume, ov'erano dianzi i crociati; per modo che questi si trovavano in fronte e dallato il nemico; e guai a loro, se riperduta avessero la gran torre o il porto.
Le cose essendo a tal termine, venne a Roma il cardinale Pelagio Calvani legato della Sede apostolica con molti pellegrini romani; e per lo contrario partirono gran numero di Tedeschi e Frigioni, tanto dell'impresa tediati quanto giā impazienti di cominciarla.(i219) Pien d'ambizione e di ardire Pelagio volle il governo dell'arme, e la costruzione di un ponte di zatte a congiugnimen-to delle due sponde del fiume. Torrenti di sangue corsero su questo ponte fatale, avendo i Mos-
(I) I yeri nomi o sopranomi, per quanto si puō con lettene italiche esprimere arabe voci, erano Melech-El-Cāmel, e Che-ref-Eddin. Saladino e Sefedino sono par nomi travisati alla europea.
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