La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
18 ' LIBRO QUARTOsulmani combattuto un anno intero per romperlo, i crcciati per conservarlo. Soprastava la festa della decollazione di san Giovanni, dacché più che i giorni del mese piaceva allora a' cristiani notare le solennità della Chiesa, quando il Legato deliberò di assalir Corradino. Costui levate le tende, batte la ritirata. S'ha dunque a inseguire, o torna meglio occupare il vuoto accampamento ? Diversamente opinano i capi; e mentre stanno garrendo, si disordinano le schiere. E questo il momento che i Maomettani colgono per rivoltare la fronte. Chi gl'inseguiva or fugge. Prima i Cipriani, poscia i fanti italiani, appresso i cavalli di varie nazioni e parecchi ancora de'cavalieri di san Giovanni voltaron le spalle, sordi alla voce del coraggioso Legato, che li supplicava a far testa. Molti corsero tanto, che sfiatati morirono senza una sola ferita. La milizia de' cavalieri teutonici,quella de'Tempieri, sempre la prima al conflitto, l'ultima al riposo, buon numero ancora di Speda-lieri, e altri uomini d'arme pisani,francesi, olandesi strettisi intorno al re Giovanni sostennero 1 impeto de' vincitori, sinché tutta l'oste si ridusse negli alloggiamenti. 11 re stesso fu pressoché arso dal fuoco greco. Grandi allegrezze fe'Corra- i dino, e profondo cordoglio occupò i cristiani. ;
E' pare che una mano invisibile spingesse i ] Genovesi in soccorso delle crociate quando il bi- \ sogno era maggiore. Ed ecco poco dopo la per- j dula battaglia surgere al porto le galee genovesi, ; accompagnate secondo gli accordi dalle venete e j dalle pisane. Bramosi i capitani di compensare la j loro tardanza con qualche fazione degna dell'ita- ,
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