La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOdosi in due gran bracci o canali, circoscrive l'interposto paese alla foggia della greca lettera che nomasi Delta. Carakhaniè non dista più che dodici miglia dal Cairo. I crociati cominciarono a farne l'assedio, quando il Nilo, men propizio di prima, cagionò un'inondazione tanto maggiore, quando più ritardata. Oltre a ciò l'accorto Solda-no mandò per un fossato laterale alquante galee, le quale rientrando nel canale maestro, e interponendosi fra la città di Damiata e il campo dei cristiani, predavano le vettovaglie lor destinate, e ne rimasero otto dì senza pane. Di più, avvisato che alla bocca Falnetica sotto Damiata erano approdati ben cento legni carichi di munizioni, trovò modo d'intimorirli e allontanarli, facendo rompere le chiuse e i sostegni all'intorno; la qual cosa produsse tal gonfiamento e reflusso d'acqua, che il campo cristiano sotto Carakhaniè n'ebbe fino alla gola. Invano il re Giovanni sfidò più volte a battaglia i Mossulmani; eglino se ne stavano al sicuro presso la loro città capitale, e alle d isfide rispondevano non esser loro onore di combattere contro famelici e annegati. In fatti gli alloggiamenti eran pieni d'acqua e di mota, tutte lt- provvisioni fradicie, l'andare innanzi e il ritirarsi egualmente impossibile. Ove dunque voltarsi ? Al campo dello stesso Soldano, il quale ammaestrato dall'altrui disgrazie si contentò di condizioni più miti, che non si sperava. Tornassero liberamente a Damiata, e quanto prima sgombrandola, facessero vela al porto d'Acri; gli schiavi cristiani ricuperassero la libertà;la convenzione di Saladino fosse riconfermata; e cominciasse
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