La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO QUARTOse de'suoi progenitori. Chi poteva credere un giovinetto di diciottenni consumato nell'arte del simulare? Con la stessa dolcezza di sembiante e vivacità di proteste si rattenne quasi tre mesi, ottenendo per sè il danaro imposto per la guerra poco felice de'Veneziani. Quindi ne andò a Pavia. 1 Pavesi lo accompagnarono al Lambro, i Cremonesi e i marchesi da Este fin ne'GrigionL A tale avviso, alle calde lettere del papa i principi della Germania cosi secolari come ecclesiastici si ragunarono in Magonza: Ottone vi accorse, ma tardi; già egli era deposto, già il figliuolo di Arrigo, il pupillo de'papi, era acclamato imperatore.
1 Francesi compierono ciò che avevano cominciato i Tedeschi, dando una gran rotta ad Ottone, il quale andò sempre più declinando, e morì derelitto l'anno iai8 in povero castello 0). Come ^Federigo fu libero dal suo competitore, cominciò a pentirsi delle promesse fatte per rovesciarlo. Al fratello di lui, che per accordo era rimasto neutrale, tolse il Palatinato al Reno; al conte di Brenna suo suocero, il regno nominale di Gerusalemme; agli ambasciatori de' Genovesi negò udienza in Modena; seguitato a Bologna, diè loro un privilegio, ove, fra molte clausole inutili a un popolo inaependente, non era una parola della Sicilia, dicendo che se bramavano più, venissero alla sua coronazione: cosa inusitata e di esempio pericoloso, ch'ebbero la costanza in mezzo al
(I) Vedi la nula k.
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