La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 6*>
polo, comandanti di venticinque uomini d'arme per ciascuno, i quali dovevano assicurare l'ese-cuzion delle leggi, proteggere i deboli, e alle fazioni por freno, grandi doveri con piccoli mezzi ! Cadde la prima elezione in Fulcone Guercio, e in Rosso del Turca suo amico, l'uno per le compagnie della città, e l'altro per quelle di verso il Borgo.
Mentre queste cose succedevano in Liguria, l'imperator Federigo campeggiava in persona sulle terre del papa, il quale sentendo la città di Viterbo perduta, ordinò una general processione dalla basilica di san Paolo a quella ai san Pietro, andovvi esso stesso a piè nudi portando le teste de'santi apostoli in mano, e predicò la crociata. Alla voce del nonagenario pontefice la maggior parte degli abitanti, laici o ecclesiastici, mettendosi la croce sul petto, giurarono la sua difesa. Appresso convocò un concilio ecumenico in Roma, acciò non solamente l'Italia, ma tutta ancora la cristianità fosse testimone mediante i suoi vescovi a'patimenti del suo capo supremo, colpa di lui che crebbe all' ombra della romana Chiesa, e adulto giurò d'esserle avvocato e difensore. In questi sensi Gregorio dettò le lettere di convocazione. E siccome le strade di terra erano tutte guardate dagl'Imperiali, così fece intendere a'prelati lontani di congregarsi a Nizza, ove a levarli verrebbe, mantenuto a sue spese, un sufficiente stuolo di navi. Due cardinali legati ne avevano già la solenne promessa da' Genovesi. Ma Federigo temendo l'autorità del concilio sopra i principi e popoli d'oltremonti, de-Serra, T. II. 5
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