La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
'Itfl LIBRO QUARTOsiici infelici; perchè i venti tre volte contrarli li rattenuero a Portofino, a Levanto, a Portovene-re. Un comandante avveduto o fortunato ne avrebbe tratto un gran bene. Perchè saputosi a Genova che gli avversari erano in forze troppo maggiori, vi si allestivano a fretta otto grosse galee, e potevano giugnere a tempo. Ma la tracotanza o la mala ventura del Malocelli fece sì che non si aspettassero. Talché levatosi un fresco vento in poppa, corse a piene vele verso Monte Argentaro senza raltenersi giammai, finché non ebbe trovati i nemici in battaglia fra l'isolotto del Giglio e Montecristo, con l'isola dell'Elba sopravento.Fecesi in quello stante bonaccia; ciascuna parte si apparecchiò a combattere. Il che veggendo, i prelati di più dignità furono intorno all'ammiraglio, pregandolo, con le lagrime agli occhi, di ritirarsi ove che fosse, purché non venisse alle prese. Grande essere l'inferiorità delle sue forze, grandi gl'impedimenti d'uomini e cose non atte alla guerra; il ritardo di nessun momento. Movesselo almeno, se i propri riguardi noi ritenevano, il pericolo di tanti pastori della Chiesa, a'quali cadendo in balìa ai quei cani rabbiosi, non era strazio e vitupero alcuno che non fosse serbato. Nel medesimo tempo quei vescovi che stavano in sull'altre galee, alzandosi dal cassero di ciascuna, e rivolgendosi verso la capitana, facevano cenni con mano, e atti pieni di spavento. Malocello stomacato di tanti piagnistei che intimorivano le ciurme, diede furiosamente il segno della battaglia (3 di maggio). 11 principio riuscì favorevole a'Genovesi con tutta
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