La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
104 LIBRO QUARTOd'altre. Bene è vero che non ci duol tanto la perdila di nostre genti e navi, quanto l'ignominia del nome di Nostro Signore e il male de'santi prelati, che in virtù d'obbedienza accorrevano lieti al concilio per soccorrere la Santità Vostra di giusti e salutari avvisi. A vendicare sì atroce nequizia e a difendere la Chiesa di Dio col popolo a lei devoto, noi qui deliberammo, dal primo infino all'ultimo irrevocabilmente, di porre le vite e cose nostre tutte, non perdonando a fatica, riposo e vigilie, finché conculcata non abbiamo la ribellione, e presa vendetta delle morti, ferite e contumelie che gl'innocenti patirono ad onore e
floria del nome di Gesù Cristo, della santissima ostra persona, de'venerabili fratelli vostri, della universal Chiesa, e di tutto il fedel popolo cristiano. Al quale intento la Santità Vostra certifichiamo, come al presente ogni cittadino genovese, grandeo piccolo che sia, niente o poco curando il proprio danno, posta da banda ogni lite, cura e negozio, attende e vigila assiduamente alla fabbricazione e l'armamento di tutte le nostre navi e galee, donde abbiamo vittoria, come per lo passato, de'nostri nemici, e la Chiesa di Dio possa la sua grandezza e potenza manifestare contro il figliuolo di perdizione, sceleratissimo uomo e apostata, Federico chiamato imperadore, e i complici suoi e fautori, siccome è ben di ragione; imperciocché egli non sembra per altro essere salito in tanta fortuna, che per precipitare da luogo più eminente in un profondo di mali, e nel baratro dell'estrema vergogna. Quidi è che genuflessi supplichiamo alla Santità Vostra per lo san-
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