La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
104 LIBRO QUARTOsostenessero pure il combattimento e rammentassero, come le ricchezze non si conservano che col valore. Ciò inteso, si gittarono a Calvi; e al soffiare di un forte mezzogiorno,senz'altro vedere che marosi e montagne, ricondussero la carovana intatta nel porto di Genova, ov'era aspettata con somma ansietà.
(1242). L'Imperadore per dispetto della preda fuggita richiama il figliuolo, sostituendogli An-dreolo Mari insieme col padre. Sdegnati i risani di essere più trattati da servi che da ausiliari, o insofferenti di veder soprastare due Genovesi, si dividono dagli Imperiali, e vanno scorrendo la riviera orientale con poco profitto. All'opposto i due Mari rifatti da uno stuol siciliano s'insignoriscono per sorpresa di Savona, ,e cingon Noli di assedio. I generosi Nolesi dan fuoco alle proprie case fuor delle mura, e nel medesimo tempo domandano a Genova un pronto soccorso. Già scioglievano dal porto cinquantadue galee con vento propizio e con fiducia di giungere all'impensata, se non che la notte non bastò per cangiamento di tempo, e il nuovo giorno avendole svelate agli Imperiali, dette agio a costoro di ritirarsi parte in Savona, e parte in altro mare con tal confusione, che di ancore, di scale e d'ogni qualità di macchine fu sparso il lido. Ansaldo si tenne in alto e discosto, finché le galee genovesi non tornassero in porto. Mise allora la prua all'isoletta vicina d'Albengae quella occupò; assali il Cervo e Diano, due terre confinanti e pari in valore; quindi avvisato che i medesimi legni uscivano nuovamente del porto per dargli caccia, dilun-
ed
| |
Calvi Genova Imperadore An-dreolo Mari Genovesi Imperiali Mari Savona Noli Nolesi Genova Imperiali Savona Albengae Cervo Diano Ansaldo
|