La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 67
l'amicizia di lui con l'imperadore, gli altri negli esempi de*suoi maggiori, caldi zelatori della podestā ecclesiastica. Era la sua famiglia di quelle che nel secolo undecimo congiunsero una piccola sovranitā a una libera cittadinanza; l'animo suo superava la chiarezza del sangue. Perchč con un solo -pensiere misurava i momenti delle imprese; con un solo avviso giudicava il partito migliore, non fantastico, non rimesso, e quel eh'č rarissimo,Univa ardore e costanza. Scomunicare e deporre i principi,porre altri in luogo, cose operate da'suoi antecessori nel colmo della fortuna e con grandi travagli, esso le fece fuggiasco ed esule, senz'altra cura che dir la sentenza. Non piacque a una gran parte de'vescovi oltramontani, non soddisfece alle corti di Francia e d'Inghilterra, ma fu rispettato da tutti, e soprastette per altezza d'ingegno a Federico II, come sagace cacciatore a lion che minaccia.
Dicesi che intesa questa elezione, l'imperatore esclamasse: abbiamo perduto un amico cardinale, ed acquistato un papa nemico 1 La cosa andō pur cosė. Tuttavolta e'non seppe risolversi, nč allora nč poi, a far eleggere, nella stessa guisa che l'avo, un antipapa; e le prime parole furono di pace, quantunque nč l'una parte nč l'altra disarmar si volesse, race chiedevano le numerose diocesi del cristianesimo senza pastori, il regno di Gerusalemme in trambusto e senza difesa, Balduino II vacillante nel trono di Costantinopoli, e Lodovico IX re di Francia, tanto superiore agli altri principi nella pietā, quanto Innocenzo nel* l'ingegno. Aperte in Roma le negoziazioni, du-
ed
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Univa Francia Inghilterra Federico II Gerusalemme Balduino II Costantinopoli Lodovico IX Francia Innocenzo Roma
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