La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
124 LIBRO QUARTOdi quella striscia della Sorìa ch'era ancora cristiana, e a grand'onore ci venne sopra bella e forte galea il conte di Giafla, Giovanni d ibelino cui era riuscito campare il suo piccolo stato dal furor de'Carizmi. Sopragiunsero pure l'altre due divisioni di Francia; di modo che in questo rau-namento di forze trascorse l'inverno, e della primavera ancora gran parte. Non senza fatica si fu innanzi a Damiata a1 dì 4 di giugno del 1249. Quella stessa città che l'altra volta sostenne un assedio di sedici mesi, non si difese allora un sol giorno, sendo i Maomettani smarriti dalla morte inopinata del soldano. Avresti creduto che i Crociati ne profittassero, inoltrandosi senza ostacoli al Cairo, metropoli del regno, ch'essi chiamavano con magnifico errore Babilonia. Ma i consiglieri del re il persuasero ad aspettare il conte di Po-tieri suo terzo fratello con la retroguardia francese, spinta da un turbine marino in Sorìa; e si aspettò lungamente; talché alla fine di novembre soltanto il campo de'Crociati si mosse da Damiata. Fu questo un nuovo esempio, che in paese nemico nuoce l'indugio.
Raccontammo dianzi come l'Egitto fu difeso contro il legato Pelagio e il re di Gerusalemme; ora diremo il modo tenuto contro il re di Francia. Questo principe era pien di valore; non gli mancavano ingegno ed esperienza, ma per eccessiva modestia anteponeva sovente l'altrui giudizio al proprio. Il conte d'Artesia dunque l'indusse a seguitare la strada già praticata fra il lago di Menzalè e il braccio orientale del IN ilo, per-ch'è la più corta verso il Gran Cairo, dicendo la
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