La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
'Itfl LIBRO QUARTOsoldano con grandissime forze; la fame e la peste indebolirono all'opposto i cristiani. Bisognò dar addietro e ripassare il canale; Moadham gli inseguì, li raggiunse a Farescur, e quasi tutti li prese; il re di Francia fu fatto prigione a Mansur.
1 Genovesi e i Pisani non parteciparono di quella sventura, perchè avevano il carico di guardare Damiata e il suo porto. Ma in tanti mesi di assenza avendo esaurite le munizioni da bocca, e'si disponevano alla partenza, quando la regina Margherita, che gravida era venuta a Damiata, mandò pe'loro ammiragli poche ore dopo il suo parto, e tutta in lagrime li pregò in questo modo: Signori, per amor di Dio non ci abbandonate. L'esercito è stato sconfitto, il re, il conte di Potieri, il conte d'Angiò son presi; il conted'Ar-tesia è morto. Se voi ve ne andate, tutti siamo perduti; perchè gl'infedeli non vorranno più dar riscatto a nessuno; verranno a Damiata e la prenderanno. Abbiale pietà di una povera dama, di un bambino appena nato, di un re così buono, e di tanta gente infelice 1 Gli ammiragli risposero non essersi apparecchiati a partire se non per estrema necessità. Morivano le genti loro di fame . . . 3\o, non morranno; io stessa farò comperare a spese del re quanto è necessario al loro sostentamento; ma promettetemi che non partirete. E così le promisero.
Fra gli Egiziani intanto accadevano cose impensate. Bramoso il soldano di ricuperare Damiata senza assediarla, consentiva al riscatto de'prigionieri e a una tregua di dieci anni; ne mormoravano i capi de' Mammalucchi Bahariti, schiavied
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