La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
'Itfl LIBRO QUARTOdi averla pacificata, lieto degli ostacoli vinti e delle cose felicemente riuscite a Lione, offerse alle sante Generi del Batista un voto di trentasei lampade d'argento; e adempiuto quest'atto di patria religione, partì. La Lombardia il ricevè con giubilo,lo scortarono per via le deputazioni delle città che attraversava. Mostrò speciale benevolenza a quelle che avevano sostenuto assedii; vide a Bologna il re Enzo prigione, e corsa in guisa di trionfatore l'Emilia, si rattenne applaudito e temuto da tutti in Perugia, quasi a una specola centrale d'Italia (IK
Tragiche avventure, se odio di parte non le ingrandì, avevano intanto agitata la discendenza di Federigo IL Perchè Corrado suo successore, pien di baldanza dopo la sconfitta e la fine del langravio di Turingia (i 24^), era sbarcato con galee veneziane nel regno di]\apoli,e oppugnata per fame la città capitale (1253), non ben satollo delle sue spoglie, aveva dato veleno al fratello Arrigo, accusandolo di sottratti tesori quando il comun padre morì (2). Ma grazie alla Provvidenza! le azioni infami ritornano in capo a chi le commette. Non lasciava la fine di Arrigo fra i principi inlegiltimi e il trono se non due vite, di Corrado cioè e di Corradino ancora fanciullo. Onde Manfredi, sospetto già di parricidio, si dispose per ambizione al misfatto, dal fratello commesso per avarizia. Corrado avvelenato senza conoscere il colpevole, nominò Corradino erede,e Manfredi tutore. L'uno
(1) Vedi la nota q.
(2) Angelo di Costanzo; Ist. del regno diNap., I, 4.
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