La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO' 99
di Cipri, quello (l'Armenia, i principi d'Antiochia, Tripoli e Tiro, i capi degli ordini militari, il legato del papa, gl'inviati di Francia e d'Inghilterra, e finalmente i consoli delle repubbliche marittime d'Italia, le quali in ricompensa de'servigi renduti alle crociate, esercitavano, come altrove si disse, una speciale giurisdizione ne'quartieri assegnati a ciascuna, onde gli uomini loro erano liberi e franchi dal governo locale. Tale è l'origine del nome di Franchi che ancor si dà nelle scale del Levante a'mercatanti cristiani del Ponente; e quindi pure derivano i loro privilegi, che l'imperio ottomano, mantenitor più costanti dell'antiche consuetudini che gli Europei, in-f́no ad ora rispetta. Or tante autorità diverse in un paese solo ristrette, dovevano necessariamente urtarsi. Un barone francese, dell'illustre famiglia Monfort, Filippo di nome, possedeva in quel tempo il principato di Tiro. Grato di cuore, egli desideṛ riconoscere con qualche maggior esenzione i meriti de'Genovesi nella guerra d'Egitto, ov' e' militava crociato ancor esso sotto il re Lodovico; ma forte si opposero i consoli dell'altre nazioni, temendo nell'ampliazione degli altrui privilegi la decadenza de'propri, e che un solo favore, quantunque minimo, non trasferisse alla nazion favorita lutto il traffico, un traffico vastissimo di merci orientali. Queste opposizioni rat-tenevano il buono Monfort, non ismorzavano il suo desiderio. Vivevano pertanto tutte e tre le nazioni, genovese, veneziana e pisana, in gran gelosia; e siccome le prime due ufidavano in comune la chiesa di s. Sabba in Acri, cosi venivano
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