La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
124 LIBRO QUARTOspesso a contesa per la precedenza de'sacri riti,.
non recandosi a vergogna i mortali di agitare le piccole loro passioni nella stessa casa di Dio. Ora avvenne che amhe ricorsero a Roma, e ambe vantarono (1) di averne impetrato un favorevole rescritto. La qual cosa accese più le gare. Di poi un mercatante veneziano ferì un genovese, «alle cui grida tutta la colonia s'armò, e per una offesa ne rendette cento. Indi a poco entrò in porto certa nave compra da un Genovese, che i Veneziani occuparono per forza, dicendo essere stata loro rubata da corsali greci (2). Il compratore si dolse a'suoi cittadini, i quali ritolsero non che le nave disputata, ma tutte l'altre ch'erano al lido; le non sue insegne e gli arredi strapparono da s. Sabba, e una torre rizzarono vicino del mare, sopra un bel poggio nominalo Mongioia. 11 principe di Tiro e i borghesi di Acri li favorivano segretamente; dove all'opposto i Pisani con la massima parte degli altri forestieri stavano pe'Veneziani.
(i258) Questi successi riferiti in Europa ruppero la pace che da quarantanni fioriva fra Venezia e Genova. Venezia si collegò con Pisa, con Marsilia, e col principe Manfredi, il quale governava da re la Sicilia dopo la morte d'Innocenzo IV, falsamente spargendo che Corradino suo nipote era morto in Germania (2 3 di giugno). La unione di tante forze oppresse i Genovesi; perdettero venticinque galee dopo un sanguinoso combattimento nel mar di Sorìa; e la colonia che
([) Andr. Danduli, ChroD. S. R. I. XII, 365.
(2) Vedi la nota s.
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