La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 109
avevano in Acri, dovè ritirarsi nel principato di Tiro. I vincitori entrano tosto in quella città, atterrano a suon di trombe la nuova torre Mongioia con parecchie abitazioni d'intorno; e aperta una gran fossa nel lido, vi scrivono sopra: la torre de'Genovesi va in mare.
L'ammiraglio Rosso del Turca ritornò a Genova con selle galee, misero avanzo di una poderosa armata. 11 popolo lo acclamava innocente per la memoria de'suoi antichi servigi; ma il capitan Boccanegra accorato che il suo reggimento avesse sì infausti principii, volle sottoporlo a un severo processo. L' accusa principale si fu , che invece di tenere i suoi navili uniti e in ischiera, avesse comandato o permesso che uscissero del porto di Tiro alla spicciolata, entrando in balta-glia secondo l'opportunità o l'ardore. Esaminati i testimonii, non s'accordarono in questo, e fu assoluto. Bastava a scolparlo, se non di temerità ch'è error non delitto, aimen d'ignoranza o d'ignavia il fatto incontestabile, che i nemici avevano dieci galee più di lui, oltre a buon numero di barche, barbotte e altri legni sottili.
(1257) Non erano ancora rammarginate le piaghe della sconfitta del Giglio, e sopraggiungeva quella di Tiro a lacerarle! Così discorrevano fra sè i Lucchesi come quelli che in sito tanto diverso, benché vicini di Genova, non avevano gare di commercio con lei. E non contenti a una sterile pietà, deputarono onoratissimi gentiluomini a presentarle duemila marche d'oro, pregandola a non guardare la piccolezza del dono, ma 1' a-nimo di chi l'offeriva, e promettendo, quanto
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