La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO llf,
questo i generosi pensieri del serenissimo impe-
radore. Ansiosamente egli aspetta i plenipotenziari della Repubblica per ragionarne seco, e combinarli da ogni banda tali, che i popoli loro ne esultino, ne fremano i comuni nemici >¦>.
Rispose il capitan Boccanegra poche parole, ma piene d'ossequio al principe, d'affetto a'suoi popoli, soggiugnendo che a lui s'apparteneva soltanto il proporre le leghe, a'consigli della Repubblica lo stabilirle. Abboccatosi dunque col podestà delle liti, ambedue chiamarono a consiglio gli anziani. Non erano tutti del medesimo avviso. Gli uni dicevano « la causa de'Greci ancorché giusta, essere odiosa, perchè discordavano in gravi materie dalla Chiesa romana: non convenire per incerto acquisto rompere nuova guerra co'Veneziani, alleali naturali e necessari diBalduino; il commercio del Levante essere pei-, sempre perduto se i Latini vincessero; non iio-rir le repubbliche che nella quiete, e i più bellicosi regni pur desiderare qualche intervallo di pace ». Gli altri opponevano « l'antica amicizia e i meriti non interrotti de' Greci, richiedere efficace riconoscenza, la tregua co'Veneziani esatta osservanza e nulla più. Ora il termine di essa era già spirato; prolungarlo sarebbe un farsi istrumenti della lor prepotenza, e rassicurare i falsi Latini in Costantinopoli. Mille soprusi avevano ricevuti da questi, niun benefizio; gli eredi di un usurpatore odiavano naturalmente coloro che non l'avean favorito. Né il gran pontefice Innocenzo ìli approvò mai quella conquista, nò sessantanni <& oppressione santificavano una
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