La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 123
peri e mezzo per ogni comito, tre ed un quarto per ogni nocchiere, due e mezzo per soprasa-gliente, uno e caratti diciotto pel panatiere, e al-tretanto pe' rematori (Iv.
Questa è dunque la memorabile convenzione di Ninfeo. Se qualcheduno ci stimerà troppo prolissi nel riferirne i particolari, e qualcne altro troppo ristretti, crederemo aver tenuto quel difficile mezzo, che l'incertezza dell'opinioni prescrive' a chi le rispetta.
A tali strette eran ridotti i due competitori all'imperio che Balduino diede il proprio figliuolo in ostaggio a una' famiglia veneziana per averne danaro, e che Michele Paleoiògo dovè ristringere la sua prima requisizione a sedici galee, e il danaro necessario alle paghe accattarlo da Genovesi: secondo esempio di prestiti fatti in Genova ai principi forestieri; il primo era stato col re Ba-rissone.
Non erano quindici dì trascorsi dalla ratifica del maggior consiglio; e già Costantinopoli stava in mano de'Greci. 1 loro storici raccontano il fatto così. Ne'principii di luglio Michele Paleologo che risiedeva in Natòlia meditando alte cose, ingiunge al migliore de'suoi capitani per nome Alessio Strategopolo di passar la rropontide e accamparsi in Romania per modo, che il principe di Epiro disposto a novità n'abbia timore, e i la-lini di Costantinopoli non ne prendano sospetto. Arrivato che sia lo stuol genovese e spirala la tre-^a che spira in settembre, egli stesso verrà al
(I) Du Cange, lib. Ij V. Annot. IV.
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