La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
124 LIBRO QUARTOcampo, deliberato a porvi la vita, o- ari vendicare la sedia del gran Costantino. Alessio eseguisce questa sua commessione con soli ottocento Biti— niesi, perchè un numero maggiore ricercava più navi che non aveva in pronto. Per buona ventura non incontrò Veneziani. Giunto all'altra riva, e raccolti de'soldati Macedonie Traci a suo piacere, gli si profferiscono ancora certi fuorusciti di Costantinopoli, greci di nascita e volontari di nome, i quali campavan la vita rapinando i fertili dintorno del Bosforo. Millantano costoro la bella occasione, non che di angustiare la città imperiale,, ma d'insignorirsene con un colpo di mano, per esserne dianzi partito il bailo veneto con trenta navi, ingordo di occupare la città di Dafnusia non ostante la tregua. Alessio dà loro credenza. Un condotto sotterraneo, a' volontari ben noto, ne intromette una gran parte dentro alle mura (25 di luglio). Eglino aprono la porta d'oro a'loro compagni, e tutti s'inoltrano nella città. Giova loro egualmente e l'indisciplina di quelli che sbrancandosi per far bottino, portano lo spavento ogni dove, e la militare prudenza di Alessio, che ritenuti i più ubbidienti in schiera, sbaraglia chiunque comincia a far festa. Dall' altra parte tutto è contrario, e la partenza della squadra che tolse il nervo de'difensori, e il suo stesso ritorno. Perchè non sì tosto è al lido vicina, che i Latini di dentro, abbandonata ogni speranza di resistenza, ogni cura d'onore, corrono a imbarcarsi, e l'im-perador Balduino più presto degli altri. Lo scettro di porpora chiamato Dicanice, e gli altri ornamenti della sua dignità, lasciati per dimenti-
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