La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      'Itfl LIBRO QUARTOza dalle canne palustri dell'argine: i fuggitivi voltano faccia, e l'imprudente Rabano cólto in mezzo, impaurilo s'arrende. Dopo ciò gli abitanti di Egripo fanno tumulto contro la guarnigione del castello, e disarmatala aprono il passo a Zaccaria. Intanto il duca d'Atene, raccolti quanti cavalli aveva potuto per soccorrere l'amico, s'avvicinava al ponte di legno. Il duca era un francese per nome Giovanni De la Roche; il quale niun indizio vergendo di ciò che era seguito, passò oltre senz alcuna cautela; le porte della città gli si spalancarono dinanzi; ma come fu dentro, investito da tutte le bande, non potendo maneggiarsi i cavalli nelle vie anguste e sassose di Calcide, fu fatto prigione e mandato a Costantinopoli. Queste cose non essendo riuscite senza il concorso de'Greci, l'imperadore riunì alla corona due terze parti della conquista, ma diede in compenso a Zaccaria l'isola di Scio coi titoli d'ammiraglio e di gran contestabile.
      Circa il medesimo tempo Andrea e Jacopo Cattane! occuparono l'antica Focea in uno stato troppo diverso da quando ella mandava colonie nel Mediterraneo e fondava Marsilia. Tuttavolta non era di picciol momento il possederla, a cagione di un monte colmo di materie aluminose, el'alu-me grandemente serviva a'tintori. Il modo di purificarlo vien così descritto da uno storico greco (I), il quale aveva colà una casa. Le pietre appena cavate si gittavano da prima nel fuoco, indi nell'acqua, finché si sminuzzassero a guisa di
      (I) Duca» Michel. NePv C. XXV.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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