La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 133
te quindi Mogol e Gran Tartaria, mala Cina settentrionale, la Persia, l'Armenia e le ragioni intorno al mar Caspio. L'imperio degli Unni era caduto con Attila; laddove mancato che fu Gin-giskhan nel 1227, gli eserciti suoi continuarono a vincere e a devastare.l Russi, nazione invincibile se fosse stala d'accordo con sè stessa, i Sarmati del Volga e della Tana, i bellicosi abitanti della Gazaria, eh5è la Tauride antica, eia moderna Crimea, diventarono schiavi o tributari de'Tartari. Baldacca sede de'califì abbassidi fu espugnata nel 1258, e quell'antica dinastia, estinta. Dopo tante vittorie l'imperio de'Tartari si divise, come già quello degli Arabi, in quattro parti più vaste assai di ogni regno cristiano. Le provincie or or nominale formarono sotto Batù figliuolo di Tu-scliy l'imperio ola Grand' orda del Kaptciak, quelle della Persia l'Iran, l'altre di là dall' Ocso ilZa-gatai, eie rimanenti la gran Tartaria e il Catay, regni uniti di un Khan agli altri tre superiore, come un fratel primogenito a'fratelli minori.
I Tartari erano da principio idolatri; poi dubitarono fra l'Evangelio e l'Alcorano.Da ultimo, benché il re Lodovico mandasse loro degli ambasciadori e il papa de'missionari, essi anteposero un libro voluttuoso che autorizza la poligamia, a un codice severo che loda il celibato. Ma intolleranti non furono. E restaurare volendo la città della Tana che avevano incenerita, promisero libero esercizio di religione, il predicare compreso, a chiunque farebbe ritorno in quell' antichissimo porlo della palude Meotida. 1 Genovesi vi concorsero a gara. Dove esaminata localmen-
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