La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
146 LIBRO QUARTOconda crociata, e gli obblighi della corona, accadde che il soldano de'Mammalucchi BaharLti entrò dall'istmo in Suez in Palestina, espugnò Cesarea nel 1264* l'anno seguente Arzuf; distrusse le chiese di Nazaret, di Betlemme e del Tabor, tenute ancor da'cristiani. Miserabile oltre ad ogni altra fu la presa di Safad, castello posto in una vetta di monte vicino al Carmelo. Il barbaro dopo aver promessa la vita agli abitanti, non avendo potuto far si che apostatassero, li condannò alla decollazione in numero di seicento. 11 sangue de'martiri scorreva come ruscello giù dalla montagna. Cosi scrivevano con manifeste note di pianto i borghesi d'Acri raccomandandosi agli Europei per la propria salvezza.
A lamentazioni sì commoventi il re Lodovico più non rèsse; e venuto il dì solenne dell'An-nunziazione, prese dinanzi al parlamento adunato la croce; posela in petto a'suoi tre figliuoli adulti, Filippo, Piero e Giovanni sopranomato Tristano dalla trista sua nascita in Damiata. Il conte di Potieri fratello di Lodovico, il re di Na-varra suo genero, un numero grandissimo di cavalieri e baroni chiesero lo stesso favore. Gli ambasciadori di Francia predicarono la crociata in Ispagna, in Italia, in Frisia, in Alemagna. Odoar-do figliuolo del re d'Inghilterra promise loro quindici mila uomini, e i Genovesi dieci mila, parte sulle proprie navi e parte a guernimento delle francesi. 1 Veneziani ancora allestirono una grossa squadra.
(1270) Dopo due anni di ambasciate, di apparecchi e di austerità; Lodovico così indebolito
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