La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
154 LIBRO QUARTOPisa, ricetto de*suoi aderenti. Piccole guerre lo ritardarono in Toscana, e labili pompe a Roma, d'onde il papa era fuggito. Uscinne per l'impresa del Regno a'dieci d'agosto del .1268, e venne non lungi da Tagliacozzo in un piano Che ha a diritta il lago di Celano co'resti degli antichi acquidotti, a manca i monti Marsi di notabile altezza, e dinanzi una collinetta sporgente su lieta vallata. 11 re Carlo veniva ancor esso a gran passi nel medesimo luogo; talché un fìumicello colà serpeggiante divide solo i due campi. Il Tedesco non ag-giugneva a semila persone, nè il Francese alla metà, da si deboli forze fu allor contrastato il reame di Napoli. La fortuna si dichiarò da principio per la parte più numerosa; ma l'ingordigia della preda la trasse a sbrancarsi, e un crociato francese di corto arrivato dalla Palestina, profittò così del disordine, che i meno alla fine vinsero i più. Mal consigliato da'suoi, Cor radino spronò con Federigo d'Austria alla marina, a fin d'imbarcarsi, fu riconosciuto appena in navilio e consegnato al vincitore.
Presso di tre mesi l'infelice giovinetto languì nelle carceri di Napoli; e poi fu tradotto come reo di morte davanti un parlamento straordinario del regno, per avere attentato alla sua sicurezza (I). Molti baroni francesi, alcuni giureconsulti italiani, e sopra tutti il celebre professore Guido da Suzara sostennero, non potersi condannare a pena capitale chi non d'altro era reo, che di essere entrato a mano armata in un regno, antico
(I) Fannucci, 6tor. de'popoli marit. dell'Italia, III, 3.
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