La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDECIMO 157
dalla Sicilia la squadra, si divorarono in tutto ilpaese gl'indugii funesti e l'empie rapine del re Carlo. I Guelfi comprimevano a pena l'irritazion popolare. Avevano costoro ricuperato l'antico potere, sì perchè i podestà forestieri tenevano il più le parti loro, sì perchè i nipoti d'Innocenzo IV" avendo toccato con mano non potersi da una sola famiglia dominar la repubblica, si erano collegati co Grimaldi, nobili mollo potenti in quel tempo. I Ghibellini reggendo i loro emuli prosperare in tal guisa, posposero ogni altra passione all'utile della propria setta; tanto che elessero a'loro capi i due Oberli Spinola e Doria, il primo già nolo nelle turbolenze civili, l'altro nell'ultima guerra. Erano ambedue uniti di parentado, amistà e valore. Ma lo Spinola d'animo più ardito e intemperante, pungeva di continuo il compagno, che volesse sì pazientemente tollerare la prepotenza degli avversari. Costoro eleggere a capriccio i magistrati, regolare i podestà, sedurre i parlamenti, e sotto finta moderazione tiranneggiar la repubblica. Avevano deposti i capitani del popolo, tolti due anziani alla plebe, strappate l'arme di pugno a lui stesso, sagrificando un forestiere e promettendo un'eguale distribuzione di onori. Ma l'osservanza delle leggi e l'apparente egualità annulavano in effetto con raggiri,danari,minacce, e con millantare, cose indegne di cittadini! la memoria di un papa, l'aura di un cardinale, e la protezione di un crudelissimo principe. Dun-que gli schiavi di Carlo dovevano soprastare agli amici di Cesare, l'una metà de'nobili all'altra, anzi due sole famiglie a lutti? E fino a quando
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