La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDECIMO 161
sequestro i beni, e mandò in prigione i congiunti di quelli che avevano promossa la mutazione. Volle altresì che il siniscalco della Provenza, contea portatagli in dote dalla consorte, assalisse la Liguria da ponente, il vicario della Toscana da levante, il Lombardo da tramontana; gli esuli Fieschi e i Malaspina mettessero in armi i loro vassalli, uno stuolo di galee siciliane infestasse pure la Corsica. I capitani pubblicarono in parlamento queste novità senza palliarle nè aggrandirle; e il popolo tutto le intese senza turbarsi (1272). Di poi mandarono un bando nello stato e nella città, che se bene il re Carlo procedeva ingiustamente contro i Genovesi,e'non volevano imitarlo, ma davano quaranta giorni tempo a'sudditi suoi per levar casa e disporre de'propri averi. 0 tanta moderazione accompagnata da grandi apparecchi di guerra riguadagnasse l'animo del re, o il turbasse la morte di Gregorio x suo amicissimo, certo è che gli effetti non corrisposero alle minacce; nè prima Innocenzo V proflerse la sua mediazione, che venne accettata con queste giustissime condizioni: gli esuli ritornino a goder della patria, i detenuti della libertà, tutti delle loro sostanze (1276). Durante la negoziazione Innocenzo cadde infermo, sollecitò quasi moribondo la spedizione di quella, e spirò rendendo a Dio grazie che fosse conchiusa.
11 cardinaleOttobonFieschi,nipote d'Innocenzo IV, ascese al papato col nome di Adriano V.
e io general parlamento a Cremona molte città consentivano a farlo signore assoluto della Lombardia ; ma i Milanesi si opposero.
Serra, T. II. 11
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