La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDECIMO 169
L'Italia tutta affissò quest'arme rivali (I). E come avviene nelle cose di grande aspettazione, si vociferarono molti prodigi. Ne' contorni di Parma due costellazioni fur viste gittarsi una luce sanguina , e altrove le stelle minute presero sembianza d' uomini armati. Il giudice di Cinarca autore de'primi sconcerti, fu altresì il primo a romper la guerra, ponendo l'assedio a Bonifacio. 1 Genovesi mandarono Guglielmo De Ferrari con quattro galee a rifornire quella colonia. Non era ancor giunto, che venne assalito da sette galee ni mi eh e, prese caccia e campò. Nondimeno i Bo-nifacini si difesero con tanta costanza, che il giudice si levò dall' assedio (ia83). Per lo contrario il nuovo giudice di Arborea coll'ajuto dei suoi cittadini e parenti di Pisa s'impadronì di Alghero, l'unico presidio che rimanesse a'Geno-novesi in Sardegna. Ma col nuovo anno si rasserenò il primo aspetto delle cose. Trentaquattro galee comandate da Tommaso Spinola escono dal porto di Genova, e non ostante il tempo cattivo navigano verso la Capraja, indi alla Pianosa, isoletta infesta a'ior mercanti, e abbattono le torri ond'è munita. Quivi cade in lor mani un navicello con lettere indirizzate dal golfo di Cagliari a Pisa, chiedenti una scorta per cinque galee, cinque navi di tre coverte, un gallone e una ta-rida carica di biade e di danaro. Tommaso non mette tempo in mezzo e fa vela per Cagliari. Era poco lontano, quando la carovana pisana per dubbio di ciò ch'era seguito o per altra cagione
(1) Vedi la noia x.
| |
Italia Parma Cinarca Bonifacio Genovesi Guglielmo De Ferrari Bo-nifacini Arborea Pisa Alghero Geno-novesi Sardegna Tommaso Spinola Genova Capraja Pianosa Cagliari Pisa Cagliari Vedi Tommaso
|
