La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDECIMO 173
te navi cariche di merci e d'argento cavato dalleminieri dell'isola, si scontrarono sopra Capocorso con venticinque galee genovesi, e dopo aspra battaglia dovettero arrendersi. Millecinquecento furono i prigioni; sopra centoventimila fiorini d'oro si calcolò la preda, e ventimila marche pesò l'argento; la parte spettante al Comune servì a fabbricare la dàrsena.
( i 284)L' anno seguente nel mese di aprile i Pisani mandarono verso il golfo di Cagliari un'armata di trenta galee capitanata dal conte Fazio uno de'principali lor cittadini. Non giunse l'armata al suo destino, che fu costretto a rivoltare le prode contro a trentacinque legni nemici, i quali facendo forza di remi e di vele le venivano addosso. Molti ne rimasero uccisi e feriti d'una parte e d'altra. Alla fine il conte Fazio fu preso e menato a Genova con la metà e più del suo navilio.
Un altro conte di Donaratico portava alla provincia di Torres un valido ajuto di cavalli e di fanti sopra due grossi uscieri; Simone Zaci li . convojava con trentaquattro galee. Un colpo di vento separandoli spinse sull' isola Taulara l'usciere del conte Bonifazio con sessanta uomini d'arme, sessanta destrieri bardati, trecento pedoni e la cassa militare. Accorse Simone al pericolo della smarrita conserva; ma innanzi al raggiungerla, vide che avviluppata si era nel cerchio di tren-tatrè galee genovesi; e a liberarla s'accinse con tutte le forze. 11 nome del genovese ammiraglio farà maraviglia a ciascuno, come a noi stessi;era Moruel Malaspina, nipote di quello che avea sottoscritta dianzi una dura pace. Il giovine Moruel-
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