La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

Pagina (178/496)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      178 LIBRO QUARTOgior parte de'marinari, ottenuta il dì innanzi licenza di scendere a terra, riposavano in grembo delle loro famiglie. Ma l'apparizion dell'araldo sconcertò ogni cosa.
      Nessuno avrebbe pensato che i Genovesi verrebbero sì presto; e siccome non è professione ove più desideri dopo grandi fatiche un piccol riposo, così sommamente a tutti ne increbbe; di modo che a grida e a furore, come dicon gli annali (I), s'incamminaron di nuovo chi dalle colline, chi dall'aperta pianura alle loro galee. Alzò Morosini il grande stendardo della repubblica sopra il maggior de'navili che erano in Arno. A quell'atto solenne l'arcivescovo ornato degli abiti pontificali, con l'accompagnamento del clero e de'magistrati, si condusse maestosamente al ponte vicino dell' arsenale. Stava alle due sponde del fiume il popolo affollato, e sopra i banchi delle galee i marinari e i soldati in ginocchioni Ma nell' istante medesimo che il venerabile vecchio alzava la man consacrata per benedirli, il pomo della croce arcivescovile staccossi, non si sa come, e cadde in Arno; la cjual cosa non fece allora impressione. Anzi sul fine del sacro rito un grido universale levossi, battagliai e al segno di leva gli altissimi plausi, lo splendore dell'arme, il battere misurato dei remi riscossero tutti i sensi, e infiammarono tutte le immaginazioni.
      P ortopisano, che il furor de'nemici e l'ingiurie del tempo hanno in guisa distrutto che
      (1) Villani, Cap. XCI.
      ed


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

Pagina (178/496)






Genovesi Morosini Arno Arno Villani Stava