La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDEC1M0 181
tivo di opporre da tutti i lati le prore. A'panfili fu imposto di vigilare, non alcuna galea derivar si lasciasse fuori di fila; alle galee più grosse di afferrare con uncini e ramponi nelle sarte di prua le contrarie. Nel medesimo tempo Oberto fece questa militare orazione alla sua gente: Compatrioti, ci riuscì finalmente di allontanare i nemici da'loro castelli e torrioni. Volete vincerli, volete punirli dell'ingiurie da lor ricevute? Immaginatevi cbe in mezzo di loro sien posti i vostri figliuoli, le vostre mogli, l'onore, la patria, e cbe stia in vostro potere di racquistarli. Non è questa un'immaginazione fallace. La loro salvezza dipende dal vostro valore, e il termine dei vostri travagli da questa finale battaglia. Serratevi dunque addosso a'nemici, penetrate nelle lor file, investiteli da tutte le bande, non ci possono più fuggir dalle mani!
Dall'altra parte il podestà Morosini incoraggiava similmente i suoi, chiamandoli tutti in testimoni, com'egli avea ben preveduto Tartifizio de'Genovesi: se non gli fu allora creduto, gli credano almen questa volta, fede di capitano , che il soccorso mcilo da Montcnero è molto minore di quello cbe non appare. Sieno dunque imperturbabili e forti; gli errori del coraggio si correggono soltanto con raddoppiarlo. A tali parole era legno a legno con Oberto, e strage faceva della sua gente. Intanto l'acque si tingevano di sangue; saette, fuochi, e morchia d'olio mista con sapone ingombravano l'aria. Lo smisurato furor de'combattenti si appalesa da'fatti seguenti. Un marinaio di non so quale squadra salta sopra
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