La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO UNDEC1M0 189
Ątilio Regolo in Roma; per cui si comprova chetempo e fortuna non ammolliscono il petto degli Italiani (I).
intesa la costanza de'suoi cittadini, il governo di Pisa sospese sotto varii colori il trattato; e poi offerģ in luogo di Castro in Sardegna l'altro castello della Gorgona. Ma i Genovesi sdegnati richiesero dugento ostaggi di soprapił, non mica per voglia di averli, ma per rinfacciare a'Pisani il trattato rotto e i patti variati. La risposta fu quale si aspettava; onde tornarono nel mar di Toscana per nuove vittorie. Racquistarono Cinarca, sottomisero l'isola dell'Elba, miniera inesausta d'ottimo ferro; rovesciarono in mare la torre del fanale, e smantellate tre altri torridi Portopisano, calarono in bocca d'Arno una galea murala da quattro lati e carica di mattoni. 3Nel medesimo tempo i Lucchesi sempre amici de' Genovesi, sempre contrarli a'Pisani, presero Livorno; e i Fiorentini bramosi di vendicare il ben affetto Ugolino, entrarono con grand' oste in Val d'Era(i 292). Dante Alighieri serviva a cavallo nel campo de' suoi cittadini, e forse vi meditava l'altissimo canto.
Pareva che Pisa minacciata d'assedio per terra e bloccata per mare non avesse riparo, quando intestine discordie e potentissimi nimici divisero le forze de'Genovesi; per la qual cosa l'altre parti belligeranti consentirono facilmente alla pace, con patto di esser franche d'ogni gravezza in
(I) B. Marangoni S. R. J., T. I.
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