La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
192 LIBRO QUARTOmitare del tempio, e vólto al popolo disse (t): « Quietatevi amici; questi che domandano misericordia, son pure nostri fratelli; lasciamoli andare; e'mi sembrano più pazzi ancora che rei >». A tali parole la moltitudine sorrise e si calmò; un regolar parlamento ne ribandì quaranta, e perdonò a tutti gli altri.
Ciò che rendeva la plebe così sviscerata dei suoi capitani, così risoluta contro i loro avversa* ri, non eran soltanto le riportate vittorie, ma le convenzioni e i vantaggi ottenuti col favore di quella in diversi paesi di gran traffico. Perchè 1 anno slesso della battaglia alla Meloria, Luca Pignoli fu inviato a Tunisi per conseguire da quel califo il pagamento di grossi carichi infìno allora negato, e il conseguì. L' anno appresso Giacomo Pallavicini fece rivocare a Leon II re d' Armenia le restrizioni apposte all' antiche franchigie de'Genovesi, e pattuì specialmente che il gene io vo e il legno del Brasile non paghereb-bono dazio. Nè guari mesi trascorsero che il sol-dano di Egitto Kelaun, successore de'figliuoli di Bibars, consentì a un trattato di pace e di com- -mercio, che i maneggi d'altre nazioni o la memoria de' soccorsi dati al re Lodovico avevano sempre impedito (2). L'emir Osmedin in nome di Relaun, e il plenipotenziario Alberto Spinola per parte della Repubblica giurarono di osservarlo.
Quando utili accordi e segnalati successi moltiplicano i guadagni dell'arti e i profitti della na-
(1) Chron. Asten. 181. - ¦
(2) V«di l'Append. II.
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