La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
194 LIBRO QUARTODi poi la compra di Caffa produsse i medesimi effetti nella Palude Meotida, parte di mare cui la piccolezza non toglie 1' utilità. Ad ogni modo
i Veneziani non s'opposero con tutto potere alla grandezza de'loro emuli, perchè la Sorìa e l'Egitto recavano loro un largo compenso. Ma quivi pure accaddero cose contrarie a'loro vantaggi; e in prima la convenzione de'Genovesi con l'Egitto; di poi la caduta di Acri che seco avvolse nelle sue rovine Tiro, Sidone, Laodicea, Anta-rado e Tortosa. Coetanei scrittori raccontano il caso di Acri in questo modo l1). Era riuscito al debole e diviso governo di quella città il fare una tregua col soldano Kelaun, quello stesso che avea fallo pace co'Genovesi. Fioriva però il paese mirabilmente, quando una turba di malviventi, priva d'ogni speranza se non fingea divozione, sbarcò in Sorìa sotto colore di visitare i santi luoghi, e diedesi tosto a rubare i Mammalucchi che venivano per loro traffici in Acri. Donde il soldano furibondo domandò con dugentomila armati la menda dei danni e la consegna de' rei. Un fosso profondo, due giri di mura, e la gran torre chiamata con profetico nome la Maledetta, furono cagione che quanti governavano Acri, tutti si unirono a rifiutare le giuste domande del barbaro. Egli morì in quel mentre; ma lvhalil suo figliuolo non gli cedeva in gagliardia e furore. Superò ogni ostacolo, e presa a viva forza la terra il dì 18 di maggio dell'anno 1291, mandò sessantamila abitanti incatenati in Esilio. Molti futi) Villan., VII, 138. Barili, de Neocastro.
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