La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      196 LIBRO QUARTOchè mancano alquanti mesi al termine legale di
      una tregua? Essere intollerabile anche per pochi dì il divieto delle toscane maremme chiuse a'ior soli, libere e aperte a tutti gli altri naviganti; e quasi e'non fosse dannoso e sconcio abbastanza, interpretarsi ed eseguirsi a capriccio con più insolenza ancora che rapacità. Or chi eran "costoro che per una vittoria mal contrastata presumevano di dar leggi al mare? Non forse i medesimi, che le annate venete cacciarono un tempo di Creti e di Acri, sconfissero a Trapani, a Tiro, e sforzarono due volte alla pace, quantunque d'ogni pace nemici?
      Per simili invettive il senato di Venezia s'indusse a romper la tregua. Nè i Genovesi s'affaticarono guari a mitigarlo. Avevano poco fa combattuto, avevano vinto, e speravano con nuove vittorie di estinguere le loro dissensioni. Niccolò Spinola fu dunque mandalo a Costantinopoli per rendere avvertite le colonie, e ben affetto l'iui-peradore.
      (i2g4)Fino dall'anno 19.82 Andronico I era succeduto al vecchio padre. Andronico per quante ragioni gli adducesse il deputato, non si lasciò persuadere a far lega con Genova, o invidiasse i progressi del sobborgo di Pera, o godesse allo spettacolo di due repubbliche intente a lacerarsi, come stolti gladiatori in sull'arena. Ricusò similmente le offerte dell'orator veneto, e a maggior sicurezza della protestala neutralità, vietò con forti minacce ogni fatto d'arme nel braccio di san Giorgio, come che allor dinotava la Propontide 0 il Bosforo.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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